“Il volersi bene” con Artisti Siciliani Riuniti: Do They Know It’s Christmas?

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L’EDITORIALE – Il mese di dicembre lo dedichiamo a IL VOLERSI BENE

Al Polo Artistico Vinile e le sue creature,
a questa Redazione,
al gruppo delle Amazzoni,
alle nostre famiglie,
a tutti gli animali,
agli amici e a chi crede d’aver nemici …
a tutti questi microcosmi affettivi che colorano le nostre vite in continua evoluzione


Carissimi
dicembre sta arrivando, dicembre ha un freddo che non sentiamo perché è Natale, e si …
a Natale, come si dice, “siamo tutti più buoni”.
Ho pensato a cosa volesse dire, e credo sia una necessità, il piacevole pensiero che porta calore nel mese
più buio dell’anno. Che vi siano luci, colori, pensieri buoni e amore.
Avete mai scritto la letterina a quel grande omone con la barba bianca? Io si … e c’è quell’ invisibile e
sobillata voglia, che ha sempre unito intenzioni e desideri a Natale: Il volersi bene
Ancora un’altra canzone per il continuum della linea editoriale.


Interpretata da Artisti Riuniti Siciliani si intitola Do They Know It’s Christmas?
Cover reinterpretata, ma orginariamente scritta da Bob Geldof e Midge Ure nel 1984, è avvenuta negli studi
del CFM (Centro Formazione Musicale) coordinata dal regista palermitano Nick Martorana.

ARTISTI SICILIANI RIUNITI


Dopo la Solidarietà di novembre, per questo dicembre 2021 ispiriamoci a chi è accanto a noi perché ora è il momento di contornarsi di quella famiglia spirituale di cui ognuno ha bisogno.
Molto presto saremo chiamati a impegnarci per costruire, contestare, reinventare, ma soprattutto saremo
chiamati a mostrarci.
Sapete, giorni addietro, ho fatto una cosa per me e, in fondo, anche per gli altri …
almeno spero che possa servire, ho dato il via a quella che ho chiamato una dichiarazione d’intenti:
è cruda, vera, sentita, volta al perseguimento degli equilibri dei legami umani di questo strano vivere che,
almeno io, vedo più disumanizzato. Le ho dato un nome, ma non importa adesso.
La cosa più bella da constatare è che mi sono divertito tantissimo a immaginare come vorrei che fossero
alcune cose … ho fatto questo per me e stendendone il pensiero ho trovato la mia piccola verità.
Volendomi bene ho automaticamente voluto bene a chiunque mi venisse a mente.
Volersi bene è la cosa più necessaria e a tratti più difficile quando ogni cosa sembra fuori di noi.
Le parole più sagge mi vengono da persone che non ci sono più, quelle che han vissuto nel silenzio dei loro giorni e che nella semplicità dei loro gesti hanno operato molto di più per gli altri che per loro, anche se non era agli albori delle loro intenzioni.

E niente, pensando al mio passato e volendo l’altrui bene ho colorato le ore scrivendo quanto segue:

Più ti guardo e più ti amo
più mi sfuggi e più mi trovi
Fosti me da altro tempo
ebbi te da altro spazio
Amandoti mi amavo
amandomi ti amavi
Averti è niente
Sentirti è tutto


Questa la cosa più pura che mi resta da dirvi.
Come fu per le Piccole Cose del nostro primo anno, vedete che non basta una sola parola per far passare un messaggio che darà il via a questo numero con tutte le nostre creazioni.
Ai padri, alle madri e ai figli, che come dico sempre per quanto diversi fanno sì che i genitori si somiglino, e a quegli affetti dove basta uno sguardo per capire.
Questo il mio lascito, questa l’intenzione, questo il profondo desiderio del mio cuore.
Liberi di creare e sentire come sapete.

Paolo Cavaleri

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